Una nuova casa

Dopo un po’ di conflitti con il vecchio blog, ho deciso di spostarmi su un sistema più facile da gestire. Niente di hostato in casa, niente macchina da gestire, niente riavvii improvvisi, niente lunghi periodi offline. I post li dovrò spostare a mano dal vecchio blog, probabilmente nel prossimo paio di giorni. Oggi parliamo invece di come funziona questo nuovo blog, che dovrebbe essere un setup più leggero, anche se mi sono bruciato l’interfaccia web. Meglio, la riga di comando ha il suo fascino.

Molto bello, non trovate?

Hexo

Giochicchiando in giro, ho trovato Hexo, che prometteva, oltre che di essere molto cinese, di essere molto semplice da usare. La logica è la stessa di grav (il vecchio sistema): i post sono file di markdown (tipo quello nella schermata che vedete sopra) e vengono trasformati in HTML per la visualizzazione. La differenza tra il vecchio sistema e il nuovo sistema è che grav trasformava tutto al volo, quando qualcuno caricava (e al massimo ci metteva una cache), hexo invece lo fa solo quando glielo dite voi, poi serve sempre lo stesso post finché non lo forzate a cambiare.

Il vantaggio di questo approccio, dal mio punto di vista, sta nel fatto che ora posso appoggiarmi a un qualsiasi servizio che hosti siti statici (costano meno) e smettere di preoccuparmi di questo o quell’aggiornamento. Semplicemente, una volta finito di scrivere il post, faccio hexo deploy e arriva sul sito. E poi trovo che questo modo di scrivere sia più rilassante (potete usare anche un altro editor di testo per questo lavoro, se non trovate vim così rilassante).

Heroku

Hexo permette il deploy direttamente su Heroku, come sito statico. Io ho un rapporto di amore/odio verso Heroku, perchè mi piace tantissimo l’idea, ma sui siti dinamici fa un po’ cagare, a meno di non dargli davvero tanti soldi. Sui siti statici si comporta meglio, quindi non vedo perché no.

HTTPS

L’unica rottura è che se voglio l’HTTPS fatto bene (a breve metto su quello fatto “meno bene” della CDN), devo pagare. Però, al massimo, me ne vado su un altro servizio, tanto basta che regga l’HTML.

Bene, questo è quanto, ora torno a spostare i post.


dark
sans