Oggi stavo pensando ai miei pattern di acquisto (e non acquisto) di materiale per il GDR e mi sono reso conto di una cosa: ormai non solo prendo i manuali fisici solo per collezionismo, ma quando è possibile cerco formati alternativi al classico PDF. Così, con l’aiuto del buon Ranocchio di dungeonworld.it mi sono trovato a sviscerare un po’ l’argomento (in realtà il povero cristo è stato tirato in mezzo perché ho provato a infliggergli un video bruttissimo sul tema, ringraziate il cielo che non vi tormento così).
Una volta prendevo i manuali cartacei perchè erano il solo formato disponibile in italiano (già, non sono un giovanotto) e perchè quelli ben fatti sono oggettivamente dei begli oggetti da avere in giro. E’ bello sfogliarne uno, è piacevole averlo al tavolo, ma c’è un grosso ma: sono spesso scomodi da consultare. Ci sono manuali più comodi (tipicamente quelli più brevi o divisi in manualetti), ma è comunque un’attività scomoda e, se non sai cosa sta a che pagina, abbastanza sequenziale: te lo fai passare capitolo/sezione/pagina per capitolo/sezione/pagina finché non becchi quello che ti serve.
Poi sono passato ai manuali in PDF (salvo per ragioni di collezionismo) e ammetto di essermi trovato già meglio: innanzitutto per ragioni di spazio, sia “a freddo” (in casa) che “a caldo” (al tavolo). Insomma, un singolo device può contenere decine/centinaia di manuali, si passa rapidamente dall’uno all’altro e non c’è bisogno di dedicare ampi spazi di tavolo alla loro conservazione/consultazione mentre si gioca. La consultazione, quando non sono indicizzati bene, ha comunque degli svantaggi, ma un bell’OCR permette di fare la ricerca nel documento invece di sfogliare e si risparmia un sacco di tempo. C’è però ancora un limite: i PDF non si adattano alle dimensioni dello schermo. Un conto è consultare un manuale sullo schermo 16" del mio portatile, un altro sui 4" del telefono… Per di più, sul telefono, i manuali massicci incasinano la RAM rallentando tutto e la divisione in manualetti diversi riduce i vantaggi della ricerca.
E adesso arriviamo al terzo formato, che è il mio preferito: il sito internet. Fatevi un giro su dungeonworld.it o sul sito del Cepheus Engine, sia da pc che da telefono. Ricercabili, leggeri, si adattano da soli alle dimensioni del vostro schermo e permettono una divisione più sensata delle informazioni. Certo è molto difficile farli (BALLE! IMPARATE OGGI A USARE JEKYLL), ma il risultato è molto soddisfacente. Se volete una versione da distribuire, guardate nel mondo degli ebook (potete fare anche sito+ebook grazie a un plugin jekyll): ormai ogni telefono/sistema operativo ha una app per aprirli anche se non avete un ebook reader, si adattano da soli al formato dello schermo, sono ricercabili e molto più comodi di un PDF.
Per di più questi formati richiedono meno spazio di un PDF e sicuramente meno costi di produzione di un cartaceo, il che dovrebbe anche rendere la vita più facile a chi i giochi li scrive e vuole farli arrivare sul mercato, non solo a chi ci gioca.