Ecologie Goblin I: Funghi

Non credo di riuscire a produrre davvero un post al giorno, per una settimana per la Goblin Week 2020, ma possiamo provare a fare una piccola serie sull’ecologia dei goblin, in take diversi. Oggi il primo episodio: Goblin come funghi.

Ecologia Goblin: i Funghi

I Goblin sono più affini ai funghi che agli animali, per quel che può voler dire:

The study of cladistics, however, results in a phylogeny tree in which fungi are more closely related to animals than to plants. In other words, animals have a more recent common ancestor with fungi than with plants, and the mushrooms in your salad are more closely related to you than to the lettuce.
Animal, Plant, and Fungi Phylogeny: A Surprising Relationship in Eukaryota Phylogeny

Colonie

Una colonia di Goblin è fondamentalmente uno stesso organismo. Sotto la colonia, nel terreno morbido e fertile, scorrono centinaia di Ife, che costituiscono il 90% del corpo dei Goblin della colonia. Una colonia può restare “dormiente” anche per secoli, finché il terreno è abbastanza fertile. Se il cibo è frequente e presente, i frutti (quelli che sono effettivi Goblin) saranno pochi e limitati.

Quando il cibo comincia a scarseggiare, la colonia inizia a produrre frutti, ovvero quelli che la maggior parte delle persone considera Goblin. I frutti sono dotati di una certa autonomia e il loro compito principale e portare nuove cose morte a portata delle Ife, che li digeriranno per alimentare la colonia. Ogni settimana, una colonia può produrre 1d6 frutti ogni kilometro quadrato di estensione (sì, l’accampamento Goblin che avete razziato è solo una piccola parte dell’effettiva colonia - ci sono colonie che si estendono per interi regni) e può sostenerle complessivamente 3d6 per kilometro quadrato, prima che questi comincino a razziare.

Nonostante la vasta estensione, le colonie tendono a far crescere i propri frutti in zone ristrette, in modo che questi possano aiutarsi a vicenda. La maggior parte delle colonie tende ad avere diversi gruppi di frutti, noti come sedi, da circa 20-25 frutti ciascuno. Nel caso in cui parte del terreno di una colonia sia estremamente sfavorevole (cosa che le colonie tendono ad imparare dalla sistematica distruzione dei loro frutti), le colonie possono ridurre il numero di sedi, creando gruppi di frutti più concentrati e in grado di difendersi meglio e assaltare le aree che minacciano la sopravvivenza della colonia.

Riconoscere una colonia

Identificare una colonia dormiente è estremamente difficile, a meno di non cominciare a scavare. Se non si trovano i lunghi filamenti verdi delle Ife (o non si è in grado di identificarli), l’unica cosa che distingue una colonia Goblin dal normale terreno è la putrefazione accellerata della materia organica.

Le parti attive di una colonia si riconoscono facilmente per la presenza di numerosi frutti. In assenza dei frutti, non è raro trovare grosse pile di animali, piante e viandanti morti ammassati, che costituiscono la principale fonte di nutrimento della colonia. Distruggere queste pile attirerà l’ira della colonia, che cercherà di radunare il maggior numero di frutti possibile per eliminare (e digerire) gli intrusi.

Morte di una colonia

E’ estremamente difficile distruggere una colonia senza radere al suolo tutto ciò che vi si trova sopra, bruciarlo, poi rivoltare il terreno per trovare le Ife e bruciare tutto di nuovo.

Quando una colonia comincia a perdere frutti, però, entra spesso in un ciclo di riduzione della propria area. Produrre e sostenere i frutti è estremamente difficile per una colonia e per questo costituisce spesso l’extrema ratio. Se i frutti non riescono a portarle sostentamento, questa inizierà a restringersi, perdendo Ife, al ritmo di un kilometro quadrato alla settimana. Potendo produrre sempre meno frutti sarà sempre più disperata e quindi aggressiva, ma a un certo punto, semplicemente, non avrà più le risorse per cercare cibo. Una volta raggiunta un’area di 1d4 kilometri quadrati, andrà in ibernazione. Sebbene ci siano storie di colonie uscite dall’ibernazione grazie all’abbandono incauto di rifiuti o cadaveri nelle loro aree, è estremamente difficile che queste ricomincino ad essere aggressive prima che la loro fonte di sostentamento non scompare di nuovo (e non lo fa in modo abbastanza graduale da permettere loro di produrre frutti nel frattempo). Queste colonie spesso rimangono non identificate per secoli.

Allo stesso modo, se dovesse tornare nutrimento nella sua area, la colonia andrà a ridurre il numero di frutti prodotti nel tempo, fino a smettere di essere una minaccia.

Frutti

Un frutto (o Goblin) ha scarsa autonomia rispetto alle Ife e, fondamentalmente, si preoccupa solo di uccidere e riportare a portata della colonia quanta più materia biologica possibile. Le loro prede sono per lo più limitate a piante e animali (con una leggera preferenza verso questi ultimi, molto più nutrienti per le Ife), ma quando incontrano esseri senzienti che possono sopraffarre sono più che disposti ad attaccarli, sia per difendere la colonia che per nutrirla.

Quando non sono in grado di trasportare tutto il nutrimento raccolto alla colonia (per via della quantità raccolta o della distanza), i frutti ne mangiano il più possibile, per poi distribuirlo con le proprie feci nel terreno della colonia.

Ciclo di vita di un frutto

Le colonie tendono a concentrare le proprie sedi lontano dal sole e dall’aria fresca, probabilmente per mantenere i frutti al sicuro da intrusi e predatori finché non sono in grado di difendersi da soli. Un frutto nasce più o meno come un fungo normale, anche se un po’ verdastro, ma cresce in maniera costante e quasi visibile, fino a raggiungere, in 1d6 giorni, la piena maturità. A quel punto il giovane Goblin si stacca dal terreno ed è pronto a procurare nutrimento alla propria colonia.

Una volta maturo un frutto può sopravvivere fino a tre anni, anche se, in media, predatori, avventurieri o indigestioni lo stroncano prima dell’anno di vita. Invecchiando, la pelle del frutto passa da verde acceso a un verde sempre più scuro, fino a diventare quasi nera dopo i due anni.

Un frutto che muoia dopo almeno un anno di vita rilascia nel terreno dove è sepolto (o abbandonato) nuove spore (una possibilità su 6 ogni ora, a partire dal momento della morte), che concorreranno a formare altre Ife per la colonia. Se il frutto dovesse morire lontano dalla colonia, le nuove Ife si comporteranno come una colonia indipendente, anche se cercheranno di raggiungere la colonia madre. E’ stato osservato che le due colonie possono ricongiungersi, di fatto espandendo improvvisamente la superficie di una colonia. Bruciare il frutto prima che abbia rilasciato le spore ne impedisce il rilascio.


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